Raccolta e commercializzazione

 

RACCOLTA E CONFEZIONAMENTO DEL PRODOTTO

Raccolta manuale degli asparagi

La raccolta dei turioni è a scalare (giornalmente o a giorni alterni) nella coltura ordinaria, si esegue a mano, con l' uso di un coltello a sgorbia, appena il turione è emerso per 10-12 cm, o nel caso dell' asparago bianco, appena spunta dalla baulatura. La raccolta meccanica può essere effettuata con macchinari agevolatori, che hanno i raccoglitori in apposite postazioni, in modo da permettere a loro di lavorare restando seduti.

Dopo la raccolta, i turioni vengono selezionati, dividendoli in scarto, e commerciabili. Quelli commerciabili a sua volta vengono suddivisi in classi, in funzione della lunghezza, del calibro, della presentazione. Una volta selezionati vengono legati in mazzi cilindrici uniformi, del peso di 1-2 Kg, e di 20cm di lunghezza.

Successiva alla legatura c'è il lavaggio, fase essenziale per non ritrovare sporcizie nel prodotto, e per conservare l' integrità del prodotto per alcune ore. I mazzi una volta lavati o vengono spediti al mercato in appositi contenitori, o vengono venduti al minuto (produttori locali).

Nel caso si dovessero conservare i prodotti per alcune settimane, la conservazione va eseguita con accuratezza, con una prerefrigerazione sotto vuoto, e successivamente posizionati in celle frigo ad atmosfera controllata (11% di ossigeno, 12% di anidride carbonica), ad una temperatura di 3-4°C.

COMMERCIALIZZAZIONE DELL' ASPARAGO

La commercializzazione è una fase delicata della filiera dell'asparago, quindi per avere dei buoni risultati bisogna che il prodotto in questione si possa riconoscere, e bisogna che abbia una buona immagine.

Per cominciare bisogna che gli asparagi "viaggino" con una carta di riconoscimento, e cioè con un' etichetta contenente la descrizione del produttore, dell'imballatore o confezionatore. Sempre nell'etichetta ci va la descrizione del tipo di prodotto che abbiamo nella confezione (asparago bianco, verde, etc.). Un' altra indicazione è senza ombra di dubbio, la zona di produzione (comune, provincia o nazione). Dopo tutto questo va indicata la categoria merceologica di appartenenza del prodotto confezionato (extra, prima, etc.). Un'ulteriore indicazione sarà il calibro del prodotto, nel caso si tratti di categorie extra o prima, oppure più in generale, il diametro minimo o massimo.

L' asparago, quindi per essere commercializzato, deve disporre di alcune norme qualitative, che si dispongono in due gruppi. All'interno di questi due gruppi ci sono per l'appunto delle specifiche, che devono essere attuate rigorosamente affinchè il prodotto possa entrare nel mercato in modo energico, ed essere quindi commercializzato, e sono:

  • NORME RELATIVE ALLE ETICHETTE:
    • la ragione sociale dell' imballatore o del produttore;
    • Il termine "asparagi" deve essere seguito dalla distinzione: verdi, bianchi, violetti, violetti-verdi, se il prodotto non è visibile dall' esterno
    • origine del prodotto
    • categoria (extra, prima, seconda, terza)
    • calibro
    • numero dei mazzi
    • numero registro operatori e centro di condizionamento
  • CALIBRAZIONE ED OMOGENEITA' DEI CALIBRI:
    • calibrazione superiore a 17cm per asparagi lunghi;
    • calibrazione compresa tra 12 e 17cm per asparagi corti;
    • calibrazione compresa tra 12 e 22cm per categoria seconda, con disposizione in strati;
    • calibrazione inferiore a 12cm per le punte di asparagi
    • il turione deve presentare l'apice non sfiorito.
    • l'asparago deve essere rigorosamente fresco.

N.B.: il turione dell'asparago bianco o viola, può avere una lunghezza massima di 22cm e 27cm.