Esigenze climatiche
L'asparago è una pianta eliofila che vive e si sviluppa in piena luce solare. Il processo di fotosintesi ha inizio solo due mesi dopo l'entrata in attività del sistema radicale. A questo proposito c'è da sottolineare il fatto che l'apparato fogliare si sviluppa con la ramificazione dei turioni, i quali però vengono raccolti prima che essi possano ramificare così che il ciclo della fotosintesi viene ridotto notevolmente se non addirittura ritardato.
E' bene quindi non prolungare eccessivamente la raccolta (max due mesi) per consentire, così soprattutto nelle asparagine giovani un buon equilibrio vegetativo. La pianta dell'asparago è resistente tanto ai freddi più rigidi quanto ai più grandi caldi, ma per una sua resa ottimale e massima, il clima deve essere temperato (ideale è un caldo primaverile).
Inverno:
Dal freddo invernale e dalle piogge la pianta trarrà beneficio in quanto è in riposo vegetativo e la presenza d'acqua nel terreno la metterà in condizioni favorevoli per la crescita primaverile.
Primavera:
In questo periodo si svolge la raccolta. La condizione climatica migliore per lo sviluppo dei turioni è il caldo-umido in quanto raffreddamenti e siccità ritardano e limitano la produzione.
Estate:
E' questa la stagione in cui avviene la crescita e lo sviluppo dell'apparato aereo, è anche un periodo di riproduzione e assimilazione di sostanze di riserva, il che richiede l'indispensabile presenza di acqua e del resto il caldo non è affatto un fattore limitativo.
Autunno:
Si conclude lo sviluppo vegetativo. Abbondanti piogge permettono di recuperare un'eventuale siccità estiva. L'acqua in questo periodo è ancora più importante del caldo, soprattutto se l'asparago è giovane.